LA SCUOLA IN OSPEDALE
[ANCHE LÌ!?]
Tre cose mi fanno paura: le verifiche di storia, le mosche grosse, e soprattutto ammalarmi. E indovinate dove sono finita oggi? In ospedale!
È successo tutto ieri, all’improvviso: verifica di storia, mi sento male, maestra e mamma in panico, ambulanza, sirena, ospedale. Aiuto!
Adesso respiro meglio, ma mi sento male lo stesso: non conosco nessuno, non capisco che succede, e poi sono stupida e mi sono ammalata ...
Beh? E adesso chi è questa che mi legge nel pensiero?
Mmm... non è poi così antipatica, e in effetti mi guarda in modo diverso, quasi come se fossi una persona intelligente.
Non come la zia, che col suo “poverina” mi fa stare ancora peggio... ma... fermi tutti! Ha detto MAESTRA!!?? Anche qui? E chi se lo aspettava... aiuto!
C’è un altro bambino nella stanza! Era dietro una tenda e non l’avevo visto. Mi ha detto che lui deve venire in ospedale per due mesi ogni anno.
Beh, non sarò allergica ma Storia la odio... vabbè facciamo questa lezione, tanto non ho altro da fare.
Stamattina, sono meno triste. Intanto ho giocato con Gigi (il mio compagno di stanza) a fioccocanestro, uno sport che consiste nel lanciare i cornflakes nel vaso dei fiori, e fra poco arriva la maestra Francesca. Strano, non vedo l’ora di cominciare la lezione.
Bah, l’ospedale è proprio un luogo bizzarro.
Mi stavo appena abituando che già si cambia: oggi ci colleghiamo con la mia classe!
Non volevo farmi vedere così, ma poi Francesca ha acceso il tablet: si è sentito un urlo colossale.
Mi sembra quasi di essere in classe e la maestra (la mia, non Francesca) ha detto che anche i miei compagni non vedono l’ora di collegarsi con me per la lezione.
Gli ho dovuto raccontare tutto dell’ospedale, e gli ho anche presentato Gigi.
Ultimo giorno. Fiuuuu, che storia... Ci siamo salutati con Gigi, mi ha regalato una scatola di cereali per tenermi in esercizio e abbiamo deciso di rimanere in contatto. Meno male che c’è la scuola anche qui!
Oddio, che ho detto??
Forse non lo sapete ma la scuola in ospedale aiuta tantissimi bambini e bambine che si ammalano, per periodi brevi o più lunghi,a stare meglio, a rimanere in contatto con i loro compagni e a non restare indietro con le lezioni.
L'ospedale non è un luogo misterioso e che deve fare paura. Ci lavorano persone - medici, infermieri... e anche insegnanti! - che tengono a bambini come voi e fanno di tutto per prendersene cura.
La scuola in ospedale è un servizio del MIUR che garantisce istruzione e formazione agli studenti ricoverati in ospedale o degenti a casa.
Sono circa 50.000 gli studenti che ogni anno beneficiano di questo servizio.
Per saperne di più scuolainospedale.miur.gov.it